I social più usati: pro e contro della presenza sui maggior social network
Quali sono i social più usati? E perché è controproducente focalizzarsi sui social e non avere un blog. Pro e contro della rete per la promozione dei propri contenuti e servizi e non solo.
Buongiornooooo, anche se era agosto non sono stata in vacanza. Mi si è rotto il portatile, dal quale non mi separavo mai e, seguendo i suggerimenti del mio esperto informatico, sono passata ad un più comodo, veloce e versatile pc che ora fa bella mostra di sé sulla mia scrivania!
In questo periodo di semi inattività, con un vecchio laptop non è che si riesca a fare granché (la sua lentezza mi ha quasi ucciso!!) ho frequentato un corso professionale per migliorare e ampliare le mie competenze e dare ai miei clienti un servizio più di qualità.
Ma ho anche lavorato all’editing del mio romanzo che uscirà non appena avremo finito. La mia editor si chiama Virginia (ve ne parlerò in un altro post mirato) e devo dire che per una scrittrice interagire con un editor diverso apre davvero un mondo di nuove possibilità. (non posso ancora dirvi chi sarà l’editore, ahimè).
A parte questa lunga introduzione, spero di non avervi annoiato troppo, volevo parlarvi dei social più usati e del perché davvero non è buono focalizzarsi solamente su questi per aumentare il proprio grado di popolarità, le vendite e tutto il resto.
Quali sono i social più usati?
A seconda del periodo la risposta può essere diversa, come sono diversi i social che vengono utilizzati e dipendono, perlopiù, dal tipo di utenti.
Per esempio, l’ultimo che ha avuto una escalation di utenti e di utilizzo è TikTok. Per fortuna ora si sta evolvendo, ma all’inizio solo ragazzini e balletti. Ho un account, lo trovi qui se vuoi dare un’occhiata, e per fortuna, anche se non è super popolare mi rappresenta.
Gli altri due social per eccellenza sono ovviamente Facebook e Instagram, che è stato comprato da FB anni fa. Poi ce ne sono altri, tra cui Youtube molto popolare.
Tumblr, Pinterest, non sono tanto popolari o utilizzati, perlomeno in Italia e Twitter sta inesorabilmente cadendo a picco. Ad alcune mie amiche è stato bloccato l’account, ad altre sono stati dimezzati i follower (anche a me del resto) e questo non è che ti faccia amare i social alla follia.
Perché non utilizzare solo i social più usati?
Perché ovviamente si evolvono e la situazione diventa sempre più esasperante. Certo loro cercano di mantenere un certo standard, di evitare che le persone comprino follower e visibilità, ma questo va un po’ a discapito di tutti.
Ad esempio oggi ho messo una decina di like sulla mia pagina e Facebook mi ha bloccato dicendo che è scorretto. La mia pagina, i miei post. Se poi hai delle pagine non puoi mettere i like tra loro. L’aspetto di Facebook è recentemente stato cambiato (non lo ama nessuno, ma ce lo dobbiamo tenere anche se abbiamo inviato in tantissimi il nostro pare sfavorevole).
Anche Instagram è cambiato, soprattutto nella visualizzazione delle statistiche e non so tu, ma in questo cambiamento a me sono scese tantissimo le visualizzazioni, ma anche le interazioni con le storie.
Morale della favola?
Dipendiamo dai social più usati e non abbiamo nessun potere su di loro. Siamo effetto totale dei vari algoritmi incomprensibili che hanno l’unico scopo di renderci la vita difficile e vuoi sapere perché? Banalmente… è che sono gratuiti quindi, se vuoi che il tuo post sia visto da tante persone, dovrai pagare.
Dura legge di mercato.
Con l’uscita dei social e il loro utilizzo sfrenato le persone hanno iniziato ad accantonare l’unica vetrina che avevano e della quale avevano il controllo totale: il blog.
Perché?
Il blog ha bisogno di contenuti, non è sufficiente una bella foto con una breve caption. Ci vogliono contenuti indicizzati, parole chiave, impegno per trovare argomenti di pubblico interesse e non solo. Così le persone si sono trasferite sui social e hanno perso almeno in parte la possibilità di essere “padroni dei propri contenuti”.
Certo far crescere un blog non è così semplice, ci vogliono impegno e dedizione, ma quando ce l’hai è TOTALMENTE TUO. Nessuno può intervenire (a parte Google, ma questa è un’altra storia).
I social però non sono sufficienti se sei una scrittrice, o uno scrittore, se hai un’attività, se offri servizi, sei un artista. Va beh, in generale chiunque svolga un’attività di qualche genere dovrebbe avere un sito, o un blog. Ci sono poi moltissime tecniche per indicizzarlo e per attrarre lettori e follower.
Inoltre sui social puoi condividere i post del blog e quindi riportare lì i tuoi follower. Ora un blog serve per inviare i propri lettori ai social, in realtà dovrebbe essere il contrario. dovremmo utilizzare i social per indirizzare i lettori al blog dove fanno bella mostra i nostri contenuti e possiamo raccontare chi siamo con tutte le parole che servono.
Dove non dobbiamo tenere un algoritmo che ci toglie visibilità o follower solamente perché così invoglia aziende e utilizzatori a pagare per ottenere post sponsorizzati.
In conclusione
Non possiamo non utilizzare i social. Spesso per noi influencer e blogger sono fonte di entrata, ma non dobbiamo sottovalutare l’importanza di un blog, o di un sito. Non mettiamo da parte i blog per inseguire i social, utilizziamoli per portare traffico al blog.
Che è NOSTRO e che gestiamo NOI.
E tu? Cosa ne pensi? Come utilizzi i social? Hai un blog? Lo hai abbandonato? Oppure ti piacerebbe averne uno ma reputi che sia troppo complicato realizzarlo?
buona giornata!
Marina
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