Programma di affiliazione: come sceglierlo e guadagnare con un blog

Programma di affiliazione: come sceglierlo e guadagnare con un blog

Te ne ho già parlato, ora però entriamo nel dettaglio di come scegliere un programma di affiliazione con cui guadagnare con un blog. E non devi necessariamente avere migliaia e migliaia di visitatori.

Ogni blogger è come se avesse tantissimi agguerriti avversari. È come giocare al Monopoli e ognuno cerca di fare per sé, di tenere per sé i piccoli grandi segreti che lo hanno portato ad avere successo, o a guadagnare denaro, reputazione, visual sul blog.

Chi ha migliaia di visite al blog, diciamocelo, si sente un po’ superiore. Ci sono tantissimi trucchetti più o meno noti, più o meno morali, per aumentare le visualizzazioni degli articoli, ma questa è un’altra storia.

Purtroppo quando un’azienda cerca blogger con cui collaborare, la prima domanda, o quasi, sono gli Insight del blog. Quante visite hai giornalmente? E quante mensilmente?Invece quanti lettori che ritornano? E quanti nuovi? E quante volte… immagino che anche tu te lo sia sentita chiedere.

Personalmente non credo che sia così importante, così come non credo sia di fondamentale importanza quanti follower hai su Instagram o la percentuale di engagement. C’è solo da spiegarlo al potenziale cliente, o azienda, in modo che possa capire. È vero che come blogger, o influencer non puoi garantire vendite, ma è questo che l’azienda si aspetta. Aldilà dei numeri dei follower o delle visual.

L’azienda vuole farsi conoscere, vuole vendere un bene o un servizio. Il blogger, o influencer, parla dell’azienda o del prodotto per invogliare i propri lettori ad acquistare attraverso quella che dovrebbe esser la sua esperienza diretta.

Ci sono diversi modi in cui brand e blogger possono collaborare

  • prodotto in cambio di un post sui social o sul blog
  • pagamento in denaro
  • scambio di visibilità
  • prodotto e denaro.

L’ultimo è il modo in cui tutte noi dovremmo lavorare. Il prodotto perché un influencer è una persona che usa il passaparola per veicolare il proprio messaggio e se il prodotto non l’ha provato come può valutarlo?

E il denaro perché parliamo di un vero e proprio lavoro. Purtroppo chi si approccia a questo settore, non avendo molte competenze come content creator, conoscenze e a volte non  può nemmeno contare su un folto numero di follower e interazione, accetta di lavorare solamente in cambio di prodotti:  pasta, pomodori, un cerchietto per i capelli, dei campioncini.

E se un discorso del genere va bene all’inizio poi non può essere preso come routine standard per tutti gli anni a venire. Certo le aziende ci provano sempre, ma sta a noi bloccare sul nascere le continue richieste di lavorare praticamente GRATIS. Si rovina il mercato e si abituano le persone all’idea che tanto il lavoro non ha valore. E non è assolutamente così.

La maggior parte delle blogger pensa che sia meglio, e più sicuro, contattare aziende e farsi inviare un carner di prodotti (il valore di solito non supera la ventina di euro quando va bene) piuttosto che creare relazioni stabili attraverso un programma di affiliazione. E sai perché? Sono convinte che l’affiliazione non funzioni.

Facciamo chiarezza sul programma di affiliazione

Il più noto programma di affiliazione è Amazon, ma… non è tutto oro quello che luccica. Certo tutti acquistano su Amazon quindi è più facile, ma sapevi che ci sono delle clausule particolari che abbassano drasticamente i tuo guadagni e che hai davvero poche possibilità rispetto ad altre realtà?

Ti faccio un esempio…

Inserisci nel blog un link Amazon che suggerisce l’acquisto di un colino cinese. La tua lettrice ci clicca sopra. Se acquista il colino (o il prodotto del tuo link diretto) hai una percentuale che varia dal tipo di prodotto (vedi la tabella qui sotto).

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Se però non acquista il colino, ma un altro oggetto qualsiasi tu guadagno solamente l’1,5%. Una mia lettrice ha acquistato un forno e io non ho guadagnato nemmeno 1 euro. Questo lo trovo assurdo perché, se non fosse stato per il mio link magari l’avrebbe acquistato altrove.

Se poi guarda il colino e non lo acquista, ma diciamo che ritorna e lo compra dopo 25 ore non prendiamo nulla perché il “link di tracciamento” di Amazon dura solamente 24 ore.

Ora essendo Amazon un colosso può permettersi questo genere di comportamento.

Ma un altro programma di affiliazione non funziona allo stesso modo?

No. Decisamente no. Ogni brand decide autonomamente quanto pagare. Quindi puoi trovare aziende che offrono una guadagno del 2/3% oppure del 15/20%. Di solito la maggior parte oscilla tra il 7 e il 9%. Inoltre il link di tracciamento è valido non solo per 24h.

I blogger hanno idea che con Amazon possono guadagnare, ma con le altre aziende no, ma si tratta solamente di un pregiudizio. O meglio… dipende dal programma di affiliazione che scegli. E non solo da quello.

Facciamo il punto della situazione insieme, vuoi?

Immaginiamo che hai un blog che parla di moda e vorresti avere programmi di affiliazione che propongono abbigliamento. Ce ne sono moltissimi, ma quale scegliere? Di solito le blogger si limitano a prelevare il codice di un banner e a piazzarlo nella barra laterale. Beh, a volte può non funzionare affatto. A volte proponi un brand che piace a te, ma che magari non soddisfa le tue lettrici.

Cosa fare?

Prova! Bisogna provare e poi scegliere. Nei miei blog, ad esempio, scelgo un brand, posiziono il banner nella colonna di destra (detta dei widget) e poi scrivo un articolo. Se entro un mese non mi ha portato nessun guadagno, tolgo il banner, ma lascio comunque i link di tracciamento nell’articolo. Scelgo un atro brand e lo testo con le lettrici.

Alcuni brand e aziende non mi hanno portato proprio niente. Per altri ho fatto vendite di migliaia di euro. E credo che sia questo che quando parliamo di collaborazioni dovremmo dire ai potenziali clienti.

E così ho deciso di fare io. Non invio gli Insight del blog, bensì il grafico delle vendite. Certo non posso garantirle, ma se il prodotto è in linea con le lettrici del blog ci sono buone possibilità che l’azienda o il prodotto, oltre alla visibilità ottengano anche un aumento delle vendite.

Onestamente anche io pensavo che le affiliazioni non fossero remunerative. Certo non ho mai lavorato solo con uno scambio prodotto, ma ritenevo che le affiliazioni fossero un modo che portasse beneficio solamente al brand. Non è così. Ho iniziato da poco a utilizzarle, ma ho fatto guadagni che superano di gran lunga quelli ottenuti in anni di affiliazione con Amazon. Peccato doverlo dire, ma è così.

Con Amazon in effetti serve la quantità. Devi avere moltissimi link e moltissimi lettori per poter guadagnare. Inoltre molto spesso il “carrello” è di piccolo importo. Il mese scorso, grazie ad un solo acquisto ho ricevuto come guadagno di affiliazione Amazon sui 15 euro. Non è poco rispetto al numero di lettrici del mio blog (le vendite provenivano dal mondofantastico).

Con un solo programma di affiliazione calibrato sul tipo di audience del blog… per questo mese, e per un solo blog, ho fatto…

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Con un brand di abbigliamento, in un altro blog ho fatto una cifra simile. Non so quante visite al sito/blog tu abbia, ma se scegli i brand in linea con la tua audience di sicuro potrai ottenere risultati. E se un’affiliazione non funziona la cambi. Per esempio nei miei due blog, nonostante ci siano le medesime affiliazioni, non funzionano le stesse.

Programma di affiliazione: come sceglierlo e guadagnare con un blog

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In conclusione

Ho eliminato gran parte dei banner che pagano 1/2 euro per 1.000 visual e gran parte delle agenzie che mi pagavano a clic (a parte Google chearriva a dare anche centinaia di euro per una parola chiave, gli altri non arrivano a 0,10 cents a clic) e li ho sostituiti con banner di affiliazioni. Sono anche più belli ed estetici perché quelli a visual o clic hanno sempre immagini e pubblicità assurde.

Inoltre non concentrarti solamente su Amazon, allarga gli orizzonti del tuo blog ad altre piattaforme. Preleva i codici dei banner, i link di affiliazione, le grafiche che più si adattano al tuo blog e scrivi post sui servizi/prodotti che offrono. Non pensare a quanti pochi follower o lettrici hai. Trova semplicemente le aziende che più si avvicinano alle esigenze/preferenze della tua audience.

Non ti posso assicurare che guadagnerai, di sicuro però è una buona opportunità.

E non è nemmeno da escludere il networking con un brand che possa garantirti un gran numero di linee e di prodotti che possano soddisfare le esigenze di molte. Leggi l’articolo che ho dedicato a questo argomento qualche mese fa.

Le aziende

Invece di chiedere gli insight che potrebbero voler dire molto, m anche niente, dovrebbero domandare se attraverso il nostro lavoro i nostri già clienti hanno ottenuto qualcosa: visibilità, vendite, contatti. Questo è il vero VALORE che un content creator porta ad un’azienda.

I clienti soddisfatti sono il nostro biglietto da visita, non gli INSIGHT.

E tu? Come la pensi? Utilizzi già le affiliazioni? Riesci a guadagnare bene con Amazon? Scrivimi nei commenti, fammi sapere il tuo punto di vista.

buon lavoro

 

Marina

 

 

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Marina Galatioto

Ciao! Sono una scrittrice, giornalista, blogger, influencer e content creator. Amo scrivere e ne ho fatto la mia professione. I miei hobby sono la lettura, l'arte del riciclo, le dollhouse e la Barbie. Amo la saga di Twilight, le stagioni di Shadowhunter, Via col Vento, Il Paradiso può attendere. Ma non solo!

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